Con il seguente comunicato stampa congiunto, le organizzazioni statunitensi Google e Motorola Mobility hanno annunciato il raggiungimento di un
accordo a seguito del quale la prima acquisirà la seconda, versando una cifra complessiva pari a 12.5 miliardi di dollari, aggiungendo inoltre che
l'operazione è stata già approvata dai consigli direttivi di entrambe.
A legare fortemente Google e Motorola Mobility, anche prima di questa acquisizione, è naturalmente il sistema operativo per apparati mobile, e smartphone in
primis, Android, sviluppato dal gigante di Mountain View e adottato da numerosi partner di primo piano, tra cui Motorola, appunto, per l'equipaggiamento dei
propri telefoni cellulari e tablet.
In accordo a Larry Page, CEO di Google, il nuovo rapporto collaborativo tra le due aziende (Motorola Mobility sarà un nuovo business di Google) "determinerà
una crescita accelerata dell'intero ecosistema di Android, destinato a restare comunque open, i cui benefici saranno percebili e fruibili da tutti gli attori
in gioco, ovvero dai consumatori, dagli sviluppatori e dai partner di Google".
Sanjay Jha, CEO di Motorola Mobility, aggiunge che "questa operazione comporterà sia vantaggi economici per gli azionisti di Motorola che nuove opportunità
per i lavoratori, i partner e gli utenti finali in tutto il mondo".
Quello che i massimi dirigenti di Google non dicono, o almeno non direttamente, è che con l'acquisizione di Motorola BigG punta a contrastare sempre più
Apple, che nel settore delle device mobile ha dimostrato di saper essere una realtà vincente, sia dal punto di vista dei dispositivi hardware (iPhone e iPad)
che da quello delle piattaforme e delle applicazioni software (iOS e App), aspetti che, combinati opportunamente, costituiscono il prodotto per l'utente
finale.
Affinchè l'accordo si trasformi nel reale passaggio di Motorola sotto il controllo di Google è necessario, tuttavia, il completamento di alcuni altri,
fondamentali, step, come il conseguimento dell'approvazioni da parte degli azionisti di Motorola Mobility, da un lato, e delle giurisdizioni che gesticono i
mercati di US e UE, dall'altro. La tempistica indicata da Google fissa la chiusura dell'affare per il periodo che va tra la fine del 2011 e la primissima
parte del 2012.
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