In occasione dell'evento Red Hat Summit 2014, tenutosi di recente in quel di San Francisco in California (U.S.), Advanced Micro Devices ha esibito pubblicamente un server basato su una APU di nuova generazione Opteron X (nome in codice: Berlin) in ambiente Fedora Linux, che sappiamo essere sviluppato dal Fedora Project, sponsorizzato a sua volta da Red Hat.
La demo di AMD è particolarmente interessante dal punto di vista tecnologico poichè presenta al grande pubblico i prodotti Opteron X, ovvero i primi chip dedicati all'ambito server in grado di vantare il supporto della tecnologia
Accelerated Processing Unit (APU), che il maker statunitense ha finora commercializzato esclusivamente per i sistemi di tipo desktop, notebook e, più di recente, embedded.
Le APU Opteron X sono basate su una componente CPU che integra quattro core x86 a elevata efficienza energetica, realizzati in accordo all'architettura Jaguar, e una componente GPU di classe Radeon HD 8000, che implementa l'architettura
Graphics Core Next (GCN), ampiamente pubblicizzata dal marketing AMD negli ambiti relativi a sistemi desktop e notebook.
Completano la dotazione dei chip Opteron X un memory controller per DDR3 con ECC e le funzionalità tipicamente offerte dai chipset legacy chiamati northbridge e southbridge, tra le quali non soltanto la gestione delle periferiche di I/O,
mediante il supporto nativo degli standard PCI-Express Gen 2, SATA II e SATA III, USB 2.0 e USB 3.0, ma anche Unified Video Decoder (4.2) e Video Compression Engine (2.0).
Ma l'obiettivo primario della demo, dichiarato dalla stessa AMD attraverso il comunicato stampa che vi proponiamo di seguito in versione integrale, è rappresentato dalla necessità di superare la riluttanza, finora manifestata dalle
aziende, nei confronti dell'adozione dei server basati su APU x86, e più in generale sull'architettura Heterogeneous System Architecture (HSA), per i propri data center.
E in questa ottica possono essere inquadrate le considerazioni sulla HSA, che non è soltanto un nuovo modo di produrre e fabbricare l'hardware, ma anche una nuova generazione di soluzioni a livello software, come dimostra il "Project
Sumatra", che pone al centro del mondo le APU per server e le applicazioni scritte in linguaggio Java, capaci di accedere in maniera altamente efficiente alle funzionalità grafiche, e dunque alla GPU, delle APU. HSA promette, inoltre,
anche il pieno supporto di altre tecnologie di primo piano nell'ambito grafico e multimediale server-oriented, come OpenCL e OpenGL.
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