La commissione Antitrust dell'UE ha inflitto una multa salatissima a Intel per abuso di posizione dominate nel mercato dei microprocessori: il gigante americano dei chip dovrà pagare 1.06 miliardi di euro. Si tratta della sanzione più alta mai inflitta dalla Commissione Ue. Il precedente record appartiene a Microsoft che nel 2008 fu costretta a pagare 899 milioni di euro.
Infatti per l'Antitrust il comportamento della società è stato non solo scorretto, ma ha violato norme fondamentali: "Intel - ha commentato il commissario alla Concorrenza Neelie Kroes - ha danneggiato milioni di consumatori europei agendo deliberatamente per tenere i concorrenti fuori dal mercato per i processori da computer per molti anni. Un'infrazione così grave e così sostenuta nel tempo delle regole antitrust Ue non può essere tollerata".
La posizione dominante di Intel non sarebbe frutto del caso, a detta di Bruxelles, ma di pratiche commerciali illegali. "La Commissione - si legge infatti nel comunicato - ha ritenuto che l'Intel abbia fatto ricorso a due specifiche forme di pratiche illegali. Primo, Intel ha dato sconti integralmente o parzialmente occulti a fabbricanti di computer a condizione che le acquistassero la totalità o la quasi totalità dei processori x86 di cui avevano bisogno".
Intel Corporation ha affidato al suo presidente e CEO Paul Otellini la replica ufficiale alla commessione europea Antitrust: "Intel" - afferma Otellini - "si oppone e si opporrà fermamente a questa decisione, che è sbagliata e ignora la realtà dei fatti che, nel mercato dei microprocessori, coincide un regime di mercato altamente competitivo".
Segue il comunicato stampa di Intel nella lingua di origine in cui è stato pubblicato.
SANTA CLARA, Calif., May 13, 2009 - Paul Otellini, Intel Corporation president and CEO today issued the following statement regarding the European Commission decision on Intel's business practices:
"Intel takes strong exception to this decision. We believe the decision is wrong and ignores the reality of a highly competitive microprocessor marketplace - characterized by constant innovation, improved product performance and lower prices. There has been absolutely zero harm to consumers. Intel will appeal."
"We do not believe our practices violated European law. The natural result of a competitive market with only two major suppliers is that when one company wins sales, the other does not. The Directorate General for Competition of the Commission ignored or refused to obtain significant evidence that contradicts the assertions in this decision. We believe this evidence shows that when companies perform well the market rewards them, when they don't perform the market acts accordingly."
"Intel never sells products below cost. We have however, consistently invested in innovation, in manufacturing and in developing leadership technology. The result is that we can discount our products to compete in a highly competitive marketplace, passing along to consumers everywhere the efficiencies of being the world's leading volume manufacturer of microprocessors."
"Despite our strongly held views, as we go through the appeals process we plan to work with the Commission to ensure we're in compliance with their decision. Finally, there should be no doubt whatsoever that Intel will continue to invest in the products and technologies that provide Europe and the rest of the world the industry's best performing processors at lower prices."
More information about Intel and "Competition in the Innovation Economy" is available at www.intel.com/pressroom/legal.
News Source: Press Release
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