La suite libera per ufficio ha superato la soglia dei 40 milioni di download e
gli analisti stimano che abbia raggiunto una quota di mercato del 10%
Milano, 27 maggio 2005 – Il PLIO, in occasione della Prima Conferenza Italiana
della Comunità OpenOffice.org, ha annunciato che la suite libera per ufficio ha
superato i 40 milioni di download dal sito, e – secondo le stime degli analisti
– ha raggiunto una quota di mercato del 10%. Si tratta di un risultato
eccezionale per un prodotto che è arrivato sul mercato nel mese di maggio del
2002.
Dall'inizio del 2005, i download della versione 2.0 – che nello stesso periodo
ha iniziato la fase di beta testing, e attualmente è nella fase conclusiva del
processo – hanno superato quelli dell'ultima versione “stabile” 1.1.4 (quella
che gli utenti devono continuare a utilizzare per la propria attività
professionale fino al rilascio ufficiale della versione 2.0), e questo dimostra
che gli utenti continuano a guardare con attenzione e simpatia a
OpenOffice.org.
I report degli analisti – Forrester, Gartner, IDC e Jupiter – attribuiscono
alla suite libera per ufficio una quota di mercato del 10% (Forrester arriva
addirittura al 15% nell'area degli enti pubblici). Il gruppo numericamente più
numeroso è quello degli utenti Windows, ma bisogna tenere presente che
OpenOffice.org è l'unica suite a offrire una versione per tutti i principali
sistemi operativi.
Nel mondo Linux, OpenOffice.org è presente all'interno di tutte le
distribuzioni: Debian, Fedora, Gentoo, Linspire, Mandrake, Novell-Suse, Red Hat
e Ubuntu. Inoltre, viene commercializzato – come prodotto proprietario – da
Sun, che ha fatto nascere il progetto OpenOffice.org donando alla comunità il
codice sorgente di Star Office, e da altre strutture come Red Office, Magyar
Office, SOT Office e Workplace. Infine, è presente con regolarità nei CD delle
riviste di tutto il mondo.
OpenOffice.org è anche la suite per ufficio disponibile nel maggior numero di
versioni linguistiche, tra i progetti riconosciuti in modo ufficiale – che sono
circa 40 – e quelli gestiti localmente dai governi, come nel caso delle lingue
bantu in Africa (kinyarwanda, sotho/sepedi, swahili, tswana e zulu) o della
lingua maori in Australia e Nuova Zelanda, o dalla comunità locale, come nel
caso dell'occitano nel sud e del bretone nel nord della Francia, del gaelico in
Scozia e dell'armeno in Armenia.
In totale, la suite è disponibile in 76 versioni linguistiche.
PLIO, Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org: http://it.openoffice.org.
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