venerdì 22 novembre 2024 18:57mobile   |   3dfxzone.it   |   amdzone.it   |   atizone.it   |   forumzone.it   |   hwsetup.it   |   nvidiazone.it   |   unixzone.it 
  ATIZONE.IT
  proudly powered by 3dfxzone.it
Home    |    News    |    Headlines    |    Articoli    |    Download    |    Community    |    Condividi    |    Contatti    |    Tag    |    Ricerca    |    Sitemap
 
Pubblicità PLIO: la posizione sui brevetti software Ultime News
Notizia pubblicata in data: 16.06.2005
Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su WhatsApp Condividi su reddit
(PLIO) 16 giugno 2005 – Il Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org (PLIO) esprime la sua forte preoccupazione in merito ai contenuti del dibattito Europeo sui brevetti software, che nel prossimo mese di luglio potrebbe veder approvata la Direttiva Europea denominata CII (Computer-Implemented Inventions) nella sua versione peggiore – approvata dalla Commissione Europea il 7 maggio 2004 – in aperto contrasto con gli emendamenti approvati dal Parlamento in prima lettura.

La direttiva CII, nella forma attuale, costituisce un rischio enorme per l'industria europea del software, poiché sommandosi al copyright (diritto d'autore), strumento da sempre utilizzato per la tutela degli investimenti e della "proprietà intellettuale" di chi produce software, espone autori indipendenti, imprese e utenti al continuo rischio di cause per azioni legali. Infatti, mentre la tutela del copyright prevede il rispetto di quanto espresso nella licenza di un software, e quindi l'eventuale plagio o copia del software stesso si configura come un atto malevolo intenzionale, nel caso del mancato rispetto di uno o più brevetti la situazione è molto diversa, dato che – per l'assenza di strumenti di ricerca efficaci per "navigare" il registro dei brevetti – il rischio di confusione è molto più alto, tanto che negli Stati Uniti, dove purtroppo il brevetto ha una storia ultradecennale, si parla addirittura di "campo minato".

La direttiva, di fatto, porterebbe a concedere il monopolio sullo sfruttamento delle idee, né più né meno come accadrebbe se venissero brevettati il giro armonico o il romanzo: addio musica, addio letteratura.

L'estensione della brevettabilità al software mira quindi a innalzare artificialmente le barriere di ingresso al settore ICT. In futuro, infatti, la scrittura del software non potrà più essere considerata solamente un'attività creativa, ma richiederà un lungo processo preventivo per verificare se le idee che si vogliono utilizzare per scrivere un programma (e potrebbero essere migliaia anche per il programma più semplice) violino o meno la "proprietà privata" di qualcun altro che quelle idee ha pensato – e potuto, visti i costi – brevettare. Idee che nella maggior parte dei casi sono assolutamente banali.

Occorre ricordare che fino a oggi la protezione del software attraverso il copyright ha permesso di mantenere delle basse barriere all'ingresso, e ha consentito a PMI e a singoli di accedere al mercato senza necessariamente disporre di ingenti capitali. Con il tipo di brevettabilità proposta dalla commissione, lo sviluppo del software si trasformerebbe in un business per pochi, come testimoniano le tristi esperienze statunitensi, su cui la stessa Federal Trade Commission ha espresso dubbi e perplessità.

Vista l'immaterialità del software e il numero spropositato di brevetti, soprattutto banali, concessi dai patent office, il violare un brevetto, anche senza intenzione, diventa per un programmatore una cosa praticamente inevitabile e quindi molto rischiosa. In USA, infatti, i costi giudiziari per una causa di violazione brevettuale, anche se non si è colpevoli, si aggirano fra i 500.000 e i 4.000.000 di dollari per singolo brevetto (e qualsiasi programma di una certa complessità può facilmente venire accusato di violarne decine). Questo spiega perché le PMI, in caso di contenzioso, anche solo per il rischio di aver per violato brevetti banali o relativi ad algoritmi e metodi di cui esistono realizzazioni precedenti alla data di accettazione del brevetto (la cosiddetta "prior art"), preferiscono pagare le royalties richieste senza affrontare il contenzioso o, nei casi in cui il detentore del brevetto non voglia risolvere la questione sul piano economico, interrompere l'uso del componente software oggetto del contendere.

I brevetti software, quindi, sono un danno per chiunque, perché riducono – o nei casi peggiori annullano – la possibilità di mettere sul mercato prodotti dotati di funzionalità già coperte dai brevetti stessi. Inoltre, se consideriamo la quantità di brevetti esistenti (più di 30.000 registrati solo in Europa, in barba alla legge), la loro genericità e la mancanza di strumenti efficaci per appurarne l'esistenza, la direttiva obbligherà a eliminare delle funzionalità da prodotti già in commercio:
- PostgreSql, il famoso DMS Open Source, dovrà adottare un sistema di caching meno performante in tutte le nuove versioni, per evitare il rischio di infrangere un brevetto attualmente "pending" (ovvero, ancora in attesa di registrazione da parte dell'ufficio brevetti statunitense);
- Microsoft dovrà eliminare dai sistemi operativi una nuova funzionalità di comunicazione che rende più veloci le comunicazioni via rete;
- L'adozione della quanto mai necessaria nuova versione del protocollo Internet IPv6 potrebbe essere rallentata dalla scoperta di un brevetto di Microsoft che riguarda una parte importante del protocollo stesso;

Se la piccola e pressoché sconosciuta Eolas dovesse vincere la causa intentata contro Microsoft per un banale meccanismo contenuto nei programmi per la navigazione Web, meccanismo che Eolas non ha certamente inventato ma ha furbescamente brevettato, l'intero universo del Web ne subirebbe delle gravi conseguenze.

Anche il multimediale e la telefonia Internet (VoIP) sono dei veri e propri campi minati dal punto di vista brevettuale (e si tratta di brevetti sempre molto astratti e dalle rivendicazioni sproporzionatamente ampie, poiché sono stati depositati con il preciso scopo non già di difendere l'innovazione ma di intralciarla, intercettando ricchezza).

Per concludere, il brevetto esteso ai formati, come nel caso dell'XML Microsoft, creerebbe una discriminazione tale per cui l'utente che deve accedere alle proprie informazioni – contenute in un formato proprietario – potrebbe vedersi costretto a pagare una royalty anche se volesse usare programmi alternativi. E questo, per la pubblica amministrazione, costituirebbe un fardello spropositato per la gestione di informazioni che, nella realtà, sono di proprietà dei cittadini stessi.





PLIO, Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org: Vola e fai volare con i gabbiani di OpenOffice.org: usalo, copialo e regalalo, è legale!



Collegamenti

Tag: brevetto  |  plio  |  software


 News precedente Indice News News successiva 
21.11.2024  
ASUS annuncia la linea di smartphone ROG Phone 9 dedicati al gaming con AI
PDF24 Creator 11.21.0 converte doc e immagini in PDF, e rimuove pagine dai PDF
Blender 4.3.0 supporta l'utente nella generazione di contenuti grafici in 3D
20.11.2024  
HDD & SSD Storage Drives - Benchmark & Testing Utilities: CrystalDiskMark 8.0.6
HDD & SSD - Monitoring & Information Tools: CrystalDiskInfo 9.5.0 [Portable]
NVIDIA rilascia il package Linux x64 (AMD64/EM64T) Display Driver 550.135
19.11.2024  
Sparkle introduce la video card Arc A310 OmniView che supporta 4 display 4K
Free Antivirus & Antimalware Utilities: Trellix Stinger 13.0.0.218 [Portable]
DU Meter 8.10 misura la banda della connessione di rete in tempo reale
18.11.2024  
The Linux Kernel Organization rilascia il Linux Kernel 6.12: info e download
Privacy Eraser Free 6.14 protegge la privacy degli utenti di Microsoft Windows
HDCleaner 2.083 è free e ripulisce drive di storage e registro di configurazione
17.11.2024  
Intel potrebbe annunciare le GPU Battlemage a dicembre anticipando NVIDIA e AMD
Internet Download Manager 6.42 build 25 semplifica il download dei file
Personal Backup 6.3.23.0 crea backup di file e dati anche in formato compresso
NIUBI Partition Editor 10.0.9 gestisce partizioni, volumi, file system dei drive
16.11.2024  
Valve condivide una demo inedita di Half-Life 2 realizzata per E3 2002
GIGABYTE lancia la video card AMD Radeon PRO W7800 AI TOP 48G
Microsoft conferma le speculazioni sul lancio di una console Xbox portatile
Oracle rilascia VirtualBox 7.0.22 per Windows, Linux, macOS e Unix Solaris
Indice delle news 
Ultimi File
Half Life 2 Anniversary Archive: E3 2002 Demo
PlayStation 5 Pro Console - Launch Trailer
GLview (ex OpenGL Extensions Viewer) 7.2.8
Horizon Zero Dawn Remastered - Launch Trailer | PS5 & PC Games
AMD Radeon Software Adrenalin Edition 24.20.19.05
Subnautica 2 - Teaser Trailer
Subnautica 2 Screenshots
AMD Radeon Software Adrenalin Edition 24.10.1
Red Dead Redemption and Undead Nightmare Coming to PC October 29
GPU Shark 2.4.0 [Portable]
Indice dei file 
3dfxzone.it   ][   amdzone.it   ][   atizone.it   ][   forumzone.it   ][   hwsetup.it   ][   nvidiazone.it   ][   unixzone.it   ][   links   ][   feed rss   ][   chi siamo   ][   sitemap
ATIZone.it è servito da una applicazione proprietaria di cui è vietata la riproduzione parziale o totale (layout e/o logica). I marchi e le sigle in esso citate sono proprietà degli aventi diritto. Note Legali. Privacy.