Micron ha comunicato ai propri azionisti l'intenzione di ridurre del 5% la produzione dei chip di memoria di tipo DRAM e NAND flash.
L'azienda ha motivato questa decisione con la contrazione della domanda che impone, a questo punto, la diminuzione del ritmo di produzione, al fine di evitare la necessità di smaltimento delle scorte facendo ricorso ad un abbassamento dei prezzi.
Micron ha specificato che, alla base del calo della domanda, vi è anche la riduzione degli ordini provenienti dai grandi clienti, come Google e AWS (Amazon), che per i rispettivi data center stanno attuando politiche che mirano all'utilizzo dei componenti inutilizzati già presenti in magazzino.
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